Il progetto per la riqualificazione della piazza di S.Simone e della strada cantonale di Via Guisan è un esempio virtuoso di sinergia tra l’ente pubblico, la parrocchia e i privati, il cui interesse orbita intorno a questo spazio, così come tra architetto e ingegnere, progettisti che lavorano in sintonia per lo sviluppo armonioso dei rispettivi contributi.
Valutazione della giuria
Il nuovo spazio pubblico si fonda su un progetto solido, che comprende interfacce per i pedoni nelle vicinanze della chiesa. Il piazzale antistante l’edificio può ospitare nuove modalità di utilizzazione dato che i parcheggi sono spariti, lasciando spazio a un piccolo parco. La superficie della chiesa è pianeggiante e accessibile anche alle persone disabili. Gli arredi fissi disposti all’ombra degli alberi invitano a sedersi e a fare due chiacchiere, mentre un bar all’aperto offre la possibilità di ristorarsi. La presenza appena accennata di queste «piccole oasi» è comunque visibile dall’altro lato della strada. Sul marciapiede basso si può camminare in sicurezza grazie a colonnine che, se da un lato impediscono agli automobilisti di parcheggiare sul marciapiede, d’altro lato non sono ottimali per le persone ipovedenti e neanche dal punto di vista estetico. Davanti alla fermata riqualificata ci si può sedere sul muretto. Le strisce pedonali, dotate di isola centrale, forniscono una protezione sufficiente per attraversare la strada.
L’intervento pragmatico e localmente molto efficace denota qualità di accesso e di sosta. Dimostra come, con un dispendio proporzionato di mezzi e con pochi ma raffinati provvedimenti, sia possibile conferire al paese un «decisivo valore aggiunto».
Descrizione del progetto
L’idea progettuale della piazza si fonda sulla conformazione di uno spazio pubblico d’incontro, un vuoto urbano che si delinea quale punto di riferimento per l’intero comparto e aperto ad ospitare eventi, manifestazioni e momenti d’aggregazione sociale. L’intervento si pone in relazione con la riqualificazione della strada cantonale di Via Guisan, cogliendo le opportunità che il restringimento della carreggiata determina: da un lato viene ridato lustro e decoro all’ingresso originario della chiesa di S.Simone, dall’altro si conforma uno spazio alberato e di transizione, come un filtro naturale, tra l’area carrabile e lo spazio pubblico di riferimento. Quest’ultimo è inteso quale un «grande salotto urbano» e come tale nella materialità evoca sia gli acciottolati dei nuclei, i cui viali e piazze sono gli spazi pubblici per eccellenza che sedimentano nella nostra memoria, dall’altro una pavimentazione a terrazzo, dove gli inerti che compongono la superficie decorano e caratterizzano lo spazio.
Video di presentazione
Fonte: sito internet flaneurdor.ch